"Allora, senza risposte, capisco la mia Tragedia Dominante schiacciata sulla mia natura come una biforcazione menzognera, da una parte le mie rinuncie all'emozione e dall'altra le emozioni imposte dalla vita in sè attraverso i ricordi che separano il passato dalla luce migliore della metafisica, trasfigurandolo, questo passato, nello scheletro del tavoliere su cui le cose sono tali in quanto cose, e il divenire non è altro che un'ulteriore radice dell'affogamento, l'illusione in cui affonda la concisione di tutte le cose che sono state un "SONO" e , per questo, basta, sono eterne."
14 febbraio 2009
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