24 novembre 2009

Il consiglio dello specchio

06 agosto 2009

Effetto farfalla



Come tutte le frasi fuori posto che sono solo affermazioni giuste nel contesto sbagliato si può dire che il tempismo sia una virtù determinante se accompagnata da azioni logiche.
Ecco, io sono fuori posto al momento giusto, la perfezione nell'essere perfettamente sbagliato.
Non si tratta di pessimismo, ma di statistica, di antitesi al determinismo, puro effetto farfalla al comando della mia vita.
Che dire, non mi annoio certamente, non si può tracciare uno schema del dissesto continuo del terreno su cui cammino però basta...

Si basta, cambio argomento
la mia macchina ha rotto le palle, fa troppe bizze, si ferma in continuazione, è uno strazio!

Post atipico?
Si, non parlo mai in prima persona, raramente parlo di me e stasera invece scrivo così...da grande anche io voglio scrivere un blog così (boom).

Consiglio a tutti di ascoltare i "Fuck Buttons".

La Pausini è l'anticristo, l'ho scoperto stasera, e ciò non mi stupisce.

Vi auguro di passare la vacanza più incredibile di sempre e so che sarà così (si, a voi streghe...proprio a voi).

Notte.

25 luglio 2009

Rachmaninoff e l'effetto Pennario

Condizioni di ripetitibilità:

si considerano condizioni di ripetitibilità l'insieme dei fattori attivi e passivi di completezza d'origine che applicati in un contesto multiplo e non univoco diano come risultante un valore costante che possa differire solo per tempo, valori esterni e al massimo un fattore infinitesimo non percepibile L.

10 maggio 2009

Peace



Gran bella colonna sonora per scrivere, repeat inserito, unica traccia, pulita, paradisiaca, rilassante, è un paio di giorni che l'ascolto spesso, come mio solito, entro dentro i suoni, m'immergo in quel mondo fantastico che raggiungo con la musica e poche altre cose. Questo pezzo si chiama "Peace", è bello ascoltarlo adesso, in guerra contro tutto e tutti, in guerra forse anche contro i miei credo, non perchè non ci creda più ma solo perchè mi portano spesso a spiacevoli situazioni. Beh, non ci riesco a svendermi, non riesco a non manifestare il mio disappunto davanti a situazioni sgradevoli, figuriamoci davanti a brutte considerazioni o a manifestazioni di stizza per buoni propositi.
E' scientificamente interessante nello stesso modo in cui è umanamente triste venire a contatto con situazioni di questo tipo, chiare e limpide le mie decisioni, prese con il giusto polso nonostante l'enorme delusione e il senso di vuoto che si possa provare dopo aver fatto scelte di questo tipo. Anni di maggese in cui si è sperato di dissodare un giorno una terra fertile e ricca di frutti, il risultato? Poco raccolto anche se indubbiamente ci sono state tante scene belle che non dimenticherò mai, ma forse da oggi...le ricorderò con un'ottica un pò più aspra. Andate in peace!

14 aprile 2009

Puzzle

Eccomi a scrivere di notte, come la maggior parte delle volte, partiamo dal presupposto che quando scrivo raramente so dove andrò a finire con le mie congetture e i miei discorsi senza un apparente filo logico. Pensiamo che ogni frase, ogni concetto che provo ad esprimere spesso è figlio di quello che sto leggendo o ascoltando nel periodo stesso in cui viene partorito. Ogni esperienza che vivo mi concede delle nuove idee o semplicemente ne fa riaffiorare altre che erano seppellite da tempo.

Mi trovo così in mano un puzzle composto da cinque tasselli (non mi metto ad elencarli ma posso condividerli con molte persone immagino) che posso sistemare in ogni ordine, avere immagini sempre diverse ma risultati omologhi, ovvero la risultante di ciò che sono e faccio. Semplice, facilissimo da capire, non si tratta del risultato finale ma giusto del fatto che esista un risultato.

Detto ciò in questo ultimo periodo ho stabilizzato una delle cinque tessere del puzzle, ho quasi trovato la soluzione in un altro e nel terzo (e forse il più importante) ho preso una decisione che è ben lontana da quello che speravo poco tempo fa ma che potrebbe portare ottimi e inaspettati frutti entro breve. Restano due tasselli, sfuggenti e incomprensibili, capaci di stravolgere la struttura degli altri tre.

Beh, lo so...non ci avete capito niente, in effetti non ha molto senso, sto modellizzando schematicamente la mia vita, quello che voglio, quello che vorrei vivere ecc ecc. Non sto usando riferimenti particolari, nomi, descrizioni e così via perchè in fondo, sono affari miei. Li scrivo qui sul blog perchè mi piace pensare che qualcuno possa leggerlo e alla fine non capirci niente. Aggiungo solo che se avete un quadro esatto di ciò che avete letto, beh, siete da ricovero.

07 aprile 2009

The Strokes - Heart in a cage

Volevo postare questa canzone tempo fa, poi me ne sono dimenticato o forse ho voluto dimenticarmelo...non saprei. Comunque vi consiglio di ascoltarla, è proprio bella!



Well I don't feel better
When I'm fucking around
And I don't write better
When I'm stuck in the ground
So don't teach me a lesson
Cause I've already learned
Yeah the sun will be shining
And my children will burn

Oh the heart beats in its cage

I don't want what you want
I don't feel what you feel
See I'm stuck in a city
But I belong in a field

Yeah we got left, left, left, left, left, left, left

Now it's three in the morning and you're eating alone

Oh the heart beats in its cage

All our friends, they're laughing at us
All of those you loved you mistrust
Help me I'm just not quite myself
Look around there's no one else left
I went to the concert and I fought through the crowd
Guess I got too excited when I thought you were around

Oh he gets left, left, left, left, left, left, left

I'm sorry you were thinking; I would steal your fire.
The heart beats in its cage
Yes the heart beats in its cage
Alright

And the heart beats in its cage

28 marzo 2009

La leggenda di Bagger Vance

Scena tratta dal film "La leggenda di Bagger Vance"



Guarda come prova lo swing sembra quasi che stia cercando qualcosa, poi lo trova fa in modo di mettersi in contatto con se stesso trova la concentrazione e ha tanti colpi tra cui scegliere un duf un top un scal ma c'è soltanto un colpo che è in perfetta armonia con il campo, un colpo che è il suo, un colpo autentico e lui sceglierà proprio quel colpo. C'è un colpo perfetto che cerca di raggiungere ciascuno di noi non dobbiamo fare altro che toglierci dalla sua traiettoria lasciare che lui scelga noi... guardalo è nel Campo. Vedi quella bandiera? È un bel drago da sconfiggere ma se lo guardi con occhi gentili, vedrai il punto in cui le maree e le stagioni e il roteare della terra tutto si incontra e tutto ciò che è diventa uno, tu devi cercare quel posto con il tuo cuore. Cercalo con le mani non pensarci troppo sentilo le tue mani sono più saggie di quanto sarà mai la tua testa ma non ti ci posso portare io spero solo di poterti aiutare a trovare la via. Ci sei solo tu quella palla quella bandiera e tutto ciò che sei. Cercalo con le mani lo stai guardando Juna non pensarci troppo sentilo sei solo tu quella palla è il rifugio del tuo autentico swing quella bandiera e tutto ciò che sei.

20 febbraio 2009

"L'ombra della luce"

Solca la luce che riflessa in una goccia salata attraversa rendendo florida una guancia che per troppo tempo è rimasta con l'espressione tirata del dubbio. Dal torrione più alto che esclude tutto ciò che mi si avvicina osservo una partitura paradisiaca che si leva tra le nuvole spiegate davanti alla mia finestra, un moto perfetto che sembra così delicato da diventare estremamente forte dinanzi alle crude notizie che si palesano con estrema chiarezza giorno dopo giorno. Ecco che le mani si muovono in maniera lenta mescolando con la sapienza di un'età che non m'appartiene i sogni che fuoriescono dalla mia bocca con quello che sarà e inevitabilmente con tutto ciò che ne è agli antipodi. Così vasta è la visione che ho che ogni grande passo che io stesso presento al mio istante successivo mi sembra solo un piccolo movimento verso la realizzazione disperata di un destino luminoso cosicchè mi volto indietro e vedo ancora me stesso immortalato nei miei sogni pregressi. Ogni singolo movimento è una conquista inattaccabile, la sensazione che gli altri non abbiano lo stesso piacere nel fare ciò che io trovo incredibile e gioioso, enorme distacco emotivo da chiunque, i cinque sensi in rivoluzione verso l'eccellenza del percepire umano. Infinite varianti di uno sguardo e dei pensieri che lo fanno unico e allo stesso tempo istantaneamente riconducibile a qualcosa di tangibile. Parole che sembrano tentare di giustificare un fiume che scorre velocemente senza vento né corrente, parole sbattute su un foglio come punizione per aver solleticato il palato del cervello. E poi ecco la visione ricorrente, i capelli della dama che non esiste che coprono le sue nudità in maniera così elegante da far rabbrividire la nascita della modesta Venere. Le sue mani sembrano accarezzare con amore anche nei movimenti più bruschi che non le apparterranno mai perchè è così lucente da far invidia agli angeli che l'hanno mandata sulla terra per me. Come in una canzone ella mi difenderà dalle forze contrarie e mi ricorderà come sarò infelice lontano dalle sue leggi, sarà la madre dei miei figli e la madonna stessa cui pregherò e chiederò scusa per i miei sbagli. Al di sopra dei miei pensieri c'è solo l'oggettività dei movimenti che riuscirò a fare verso questo mio paradiso che c'è ma che ancora non ho raggiunto e che spero potrò toccare con mano molto presto.
Touché.

14 febbraio 2009

Alcìde Pierantozzi - "L'uomo e il suo amore"

"Allora, senza risposte, capisco la mia Tragedia Dominante schiacciata sulla mia natura come una biforcazione menzognera, da una parte le mie rinuncie all'emozione e dall'altra le emozioni imposte dalla vita in sè attraverso i ricordi che separano il passato dalla luce migliore della metafisica, trasfigurandolo, questo passato, nello scheletro del tavoliere su cui le cose sono tali in quanto cose, e il divenire non è altro che un'ulteriore radice dell'affogamento, l'illusione in cui affonda la concisione di tutte le cose che sono state un "SONO" e , per questo, basta, sono eterne."

13 gennaio 2009

Si, è andata proprio così!

Gabriel's Oboe del Maestro Morricone nella mia green room.
Capire che il cielo è solo il soffitto del teatro dove adoro camminare ogni giorno. Quel che più mi piace è che sul palco non si ha paura di essere sè stessi perchè a luci spente sembra di parlare nel vuoto, non si vede nessuno e si può essere se stessi poi, ironia della sorte, quando lo spettacolo finisce e si scende la scaletta che porta nel mondo reale si capisce che lì bisogna recitare con grande abilità un pò per la paura del pubblico un pò per la paura di essere visti per quello che siamo veramente.


Waterfalls on my walls

Ho trovato un sacchetto di monete d'oro in macchina qualche sera fa, ho pensato che avrei dovuto restituirle ma tutto ad un tratto ho pensato di fare un viaggio, in un posto lontanissimo, sconosciuto ai più. Sono partito dalla mia green room, ho preso la prima canoa che è passata per le rive del mio letto, con me ho portato il necessario: un paio di Tiger identiche a quelle che già indosso, un paio di jeans un pò larghi in vita, una camicia nera e altre tre identiche, sopra il mio inseparabile giubbotto di pelle nera. Il nero non è un colore? Dai, non scherziamo, è il colore più bello e completo che possa esistere. Detto ciò il percorso ristagna e devo sempre remare più forte prima a destra e poi a sinistra e così via, poi quando inizio a tirare il fiato sento il vento che mi spinge sempre più avanti, il fragore dell'acqua aumenta e adesso posso sdraiarmi e farmi cullare dalle onde. Presto cade l'attenzione e inizio a scegliere il dvd dei sogni che voglio avere, opto per la mia grande raccolta di colori e suoni e premo play. Apro il tappo del cielo e improvvisamente il chiaro celeste svanisce e tutto diventa vuoto, ognuno può appendere qualcosa per aria, io metto qualche poster e un paio di lampadine rosse che non vanno più bene in camera mia. Presto fatto e se adesso guardi in aria vedrai un collage bellissimo di pensieri e leggerezza. Mi ritrovo a camminare in una campagna quasi troppo bella per essere vera e all'improvviso incitato da un coro che ritma "cento cento cento" spingo fortissimo verso il basso la ruota di legno del mulino bianco. Tonnellate di farina fuoriescono dalla macina e tutto ad un tratto la neve si posa dentro ad una sfera di plastica che contiene New York, ma non è un comune souvenir, è veramente la città che si è ritirata per il freddo. Voglio entrarci ma io e la mia canoa siamo troppo ingombranti allora penso che ci tornerò un'altra volta, magari quando la mia gita sarà terminata. Si perchè adesso il tremolio della canoa si sente così tanto da svegliarmi e appena alzo la testa mi accorgo che sto risalendo le rapide controcorrente, senza remare, solo con il pensiero e con tutto quello che ho portato con me. Mangio un paio di fette di pane con la tempera e mi pulisco le mani ad una nota tela di un noioso museo che ormai non è più capace d'incantare, le guardie m'inseguono ma io salto giù dal balcone e boom! Atterraggio morbido e delicato, lenzuola calde mi avvolgono e nelle mie tasche nemmeno una moneta, viaggio finito proprio come i soldi...ma ne è valsa la pena.

Dedicato a quelli che non si fanno troppe domande e hanno letto velocemente.